Zia Marta inverno

Zia Marta inverno

giovedì 26 dicembre 2013

Pronti per il capodanno?

Vini italiani e terrine "quasi francesi"

Ogni anno, nelle feste, sento il bisogno di preparare almeno una fantastica terrina alla moda francese. Sarà la vicinanza fisica con la Francia, sarà la nostalgia di un passato un po' più felice, ma le terrine di campagna mi piacciono sempre tanto.

Quest'anno mi ero imposta di non ricaderci e stavo quasi per riuscirci. Il giorno della vigilia di Natale, però, ne ho fatte ben 2, una più bella e buona dell'altra. In teoria, devono "maturare" qualche giorno, ormai le mangeremo a capodanno (ma saranno ottime anche se preparate per l'Epifania). Che dire, sono una inguaribile nostalgica, però gli amici apprezzano questo mio voler riproporre sapori e profumi di Provenza. Si può dire che anche questa è diventata una tradizione. Vediamo se riesco a darvi qualche bella idea, magari presentando una cosa diversa per accompagnare il brindisi al nuovo anno, con un calice di bollicine italiane. Garantisco, sarà un bel "matrimonio" 

sabato 21 dicembre 2013

Attenzioni e dolci auguri

"Poca cosa" di tanto impegno

Siamo in tema di auguri, per questo nostro Natale, che ormai è alle porte. Chi spadroneggia con l'abitudine di preparare doni originali ed esclusivi, per i propri amici o parenti, da tempo sarà in attività, magari sferruzzando con ferri ed uncinetto... Ci sarà chi avrà in precedenza "dedicato" quella tal gelatina di frutta o quel particolare liquore, preparato in stagione, all'amica del cuore o alla cugina Marisa... Insomma chi si voleva organizzare, ormai ha riempito scaffali di merce, da impacchettare e infiocchettare, con nastri rossi, verdi, dorati, argentati, e chi più ne ha più ne metta. Per tanto che uno si dia da fare, c'è sempre chi ha fatto più di lui... Dato per scontato che tutti confezionano il proprio dono facendo un pacchetto, un sacchetto o un biglietto, è ben più difficile trovare chi si produce pure la scatola. Ebbene sì, c'è chi parte dalla scatoletta per poi riempirla di dolcezza ed attenzione, io conosco una persona che lo ha appena fatto, con ottimi risultati...

giovedì 19 dicembre 2013

Regali, doni e "pensierini"

Dove stiamo andando?

Non era questo un tempo di attesa e rinascita? Non dovrebbe essere il momento di riconfermare la fede nel mistero del figlio che nasce? 
No, è tempo di regali...
Nonostante tutto e sopratutto. Per i bambini c'è persino confusione fra Gesù Bambino e Babbo Natale... Chi dei due li "deve" portare, questi benedetti regali, che sono diventati la base fondante del Natale. Sarà forse il momento di rivedere lo stile? Quale stile, quello che ogni persona adotta, per scegliere un dono? Anche quello, da qualche parte si deve iniziare...

Si deve almeno tenere conto del tipo di relazione che intercorre con chi lo riceverà, quel dono, delle aspettative eventuali, che appesantiscono, gravando sull'idea... Se è un obbligo, ci saranno aspettative, se ci sono aspettative... che scelta privilegiare? Non siamo ancora confusi abbastanza?
Un altro elemento determinante, nella scelta, potrebbe essere costituito dall'eventuale tetto di spesa che ci siamo prefissati. Ma poi vogliamo stupire o ci togliamo un problema? La relazione che intercorre, non si può  ignorare, è davvero determinante, viene prima delle aspettative eventuali e del costo più o meno elevato. Talvolta ci si salva, denominando il dono "un pensierino" d'altra parte si dice spesso che "basta il pensiero" e con un "pensierino" si risolve tutto con eleganza. Ma allora è un obbligo al quale non ci sappiamo sottrarre; lo facciamo per incapacità di ragionamento o di cambiamento...  

lunedì 16 dicembre 2013

Anteprima: B&B a Savona

Una piacevole occasione

Volete fare una breve vacanza durante le feste natalizie? Cercate un posto confortevole, per soggiornare o pernottare, nel fine settimana? Se la meta è Savona, vi presentiamo in anteprima un B&B nuovo, nuovo, che inizia l'attività proprio in questi giorni... 
Il nome è <<Casa Delù>> la posizione centralissima, gli spazi disponibili colorati ed accoglienti, le iniziative ed i servizi offerti sono molto interessanti e poi si tratta di amici di Zia Marta e questa è una garanzia. Vale la pena di andare a vedere il loro blog: casadelusavona.blogspot.it  dove sono pubblicate tutte le foto e le informazioni relative al B&B. 

domenica 15 dicembre 2013

Trecce, ghirlande e corone

Di quale stile le vorrei?

Credo che trecce, e ghirlande siano di tradizione nordica, ma l'idea dell'intreccio è presente in ogni cultura, ovviamente ogni etnia da sempre produce in maniera differente, o meglio difforme, in base anche ai materiali di cui dispone e che determinano la finezza.
In questo periodo dell'anno, si riproducono in ogni modo e maniera intrecci quasi omologati, che ricordano, più o meno fedelmente, fredde località nevose, ubicate laddove ci sono conifere in abbondanza. In quei luoghi, con coerenza, si posizionano, a contorno di finestre e portoni, ricchi addobbi sontuosi, di essenze sempreverdi, verdissime o argentee.
Tutto quello che viene riprodotto, nella società del consumismo, è tendenzialmente in plastica; essendo associato all'idea del Natale, si ravviva con vistosi nastri rossi e spesso si completa con pigne... talvolta tristemente dorate. Ma c'è sicuramente di peggio: quando vengono usati sintetici materiali luccicanti di oro ed argento, lasciatemelo dire, eccessivi ed orrendi, sempre vedendoli nelle vetrine mi domando chi li compra, ma se vengono prodotti c'è chi li richiede. Giustamente, non tutti i gusti sono uguali. 

sabato 14 dicembre 2013

Ortiche fuori stagione...

Cose che cambiano.


Ricordate? Sino allo scorso anno raccoglievamo le prime ortiche in primavera. Stiamo davvero perdendo tutti i riferimenti: Anche la natura ha cambiato le "usanze".
Oggi, mentre andavo in campagna a raccogliere rami per i miei decori natalizi, mi sono stupita, vedendo le punte di ortica già pronte da cogliere. Che cosa succede? Indubbiamente la temperatura è primaverile, le giornate di sole si susseguono e qui, sulla costa ligure, non abbiamo ancora tirato fuori il cappotto...
Ma che ci fossero le erbe primaverili da cogliere, mi è parso strano. Ho cambiato i miei programmi per la giornata e dopo aver raccolto le ortiche, sono andata a preparare una crema fuori stagione...


giovedì 12 dicembre 2013

Un presepe di luce

Una natività anticipata...

Sono stata a trovare un'amica e risalendo la strada in automobile, ho notato graticci di canne attaccati a parecchie cancellate e case, affacciate sulla via. Guardando meglio ho notato che su ogni graticcio si configurava un disegno, realizzato con quegli odiosi tubetti di plastica che in questo periodo vengono strausati, in tutte le maniere possibili e sono spesso di colori orripilanti e nella peggiore delle circostanze, dotati di intermittenza. Tendenzialmente li odio, ne proibirei l'importazione, permettono di fare, con grande facilità, cose orrende, disabituando al buon gusto... Sì in questi casi viene fuori tutta la mia rigida intransigenza, che manifesto sempre e soltanto a parole...

Fra una chiacchiera e l'altra il tempo è passato, inoltre, adesso, diventa buio presto... Salutata l'amica tornavo a casa, non mi ero accorta che intanto, fuori, sulla strada, le cose avevano cambiato consistenza, stava succedendo qualche cosa che non mi sarei proprio aspettata: quella via, solitamente deserta e buia, si era trasformata... 


mercoledì 11 dicembre 2013

Il "cugino povero"

Pane con le uvette


Si può davvero considerare un parente povero del blasonato "pandolce genovese"? Direi che non è vero, di povero c'è davvero poco. Il pane con le uvette è talmente ricco, che solo a nominarlo mi mette allegria... La prima volta, che ho avuto modo di gustarlo, ero di passaggio in un piccolo paese dell'entroterra, reso celebre da un particolare fenomeno erosivo detto "Fungo" concretizzatosi nei secoli, in un blocco di conglomerato, addossato al costone di un colle scosceso, posto all'ingresso del paese di Piana Crixia (al confine fra la Liguria ed il Piemonte).



Ebbene, ero in "ricognizione" per scattare foto e scoprire segreti interessanti, utili per "confezionare" un progetto didattico, che non fosse soltanto "la gita scolastica"... Sono entrata in quella che credo fosse l'unica panetteria del paese, per chiedere informazioni e l'ho visto: era il più grande e zuccherato pane alle uvette che io potessi immaginare e dalla vetrina del bancone mi sorrideva compiacente... Veniva venduto in tranci che corrispondevano alle fette più "sconvolte" di uvetta che si potessero desiderare. Io adoro l'uva passa e quel pane era sicuramente lì per me. Ovviamente ne ho comperato una bella porzione, per poterne condividere la fragranza con amici e famigliari, non appena fossi tornata a casa.

Ovvio che ho provato a riprodurlo, non appena ne ho avuta l'occasione, mettendo a punto il mio pane con le uvette, quello da "bella figura" non tanto per l'aspetto, quanto per il sapore speciale.
 

lunedì 9 dicembre 2013

Fine settimana a Nizza

Abbiamo festeggiato...

Chi ci segue con maggior assidituità, avrà notato che si è interrotta quella sorta di regolarità, che da oltre due mesi ci portava a pubblicare qualche cosa ogni giorno. Ebbene, in barba al nostro "quotidiano" siamo andate a festeggiare un "importante" compleanno in Costa Azzurra. Già in autostrada si vedeva che il cielo, in quella direzione era più luminoso e noi andavamo verso quella luce. Siamo talmente vicine al confine che basta una "scappatella" per rinnovare un po' lo spirito. E con poco le cose cambiano davvero, è sufficiente oltrepassare la frontiera, che in effetti, sembra ormai costituita soltanto dal cartello che annuncia l'ingresso in Francia. Al di la del cartello, cambia l'illuminazione delle gallerie e le corsie sono più definite, tutto è più ordinato e preciso... Immediatamente ti arrivano sul cellulare, una serie di SMS: nuovi numeri di servizio, cambio di tariffa e altro inerente alle opzioni del tuo gestore, poi, tanto per cominciare, ti rendi subito conto che la benzina ed il gasolio costano molto meno e ti domandi perché...


venerdì 6 dicembre 2013

Frenesia del decoro

La casa cambia aspetto


Capisco perfettamente la necessità di entrare, in qualche modo, nello spirito natalizio. Ci si lascia prendere da questa voglia di decorare la casa, come se questo fosse per noi l'unico modo per sentire che il Natale si avvicina... Sappiamo perfettamente che non bastano il rosso, il verde e l'oro, per migliorare le nostre intenzioni, ma se tutto questo colore di festa ci serve a stare meglio, con noi stessi e con gli altri, allora ben vengano colore e decorazioni...

Ancora una volta penserete "Ecco qui la bacchettona, pronta a richiamarci." Ebbene, non è vero, in occasione delle feste, dei cambi di stagione e delle ricorrenze, sono io la prima, a cercare sempre nuove formule, per rendere accogliente e magica la mia casa (e non soltanto la mia...). Pensate che cambio persino i quadri alle pareti ed i rivestimenti dei cuscini... Insomma tutti noi cerchiamo "quel qualche cosa in più". Quest'anno, una bellissima idea, mi è stata suggerita da mia sorella, forse non è questo che lei intendeva, ma io ho interpretato così:

giovedì 5 dicembre 2013

Corbezzoli, siamo quasi a Natale.

Sembra un'esclamazione...


Già detto così "corbezzoli" può sembrare un'esclamazione. Non mi spiego come mai, ma questa parola, veniva spesso usata in tal senso, particolarmente in un'edizione di fumetti per bambini, che io ricordo....

Oggi, parlando di corbezzoli, ci riferiamo al frutto selvatico che, proprio in questi giorni, arrossa il bosco ed il giardino di Zia Marta, attirando gli uccelli, che se ne nutrono abbondantemente.




Non voglio mettermi in concorrenza con fringuelli e pettirossi, ma ne ho raccolto un po' anch'io, per fare una marmellata che non a tutti piace. Infatti, comunque la si tratti, la marmellata di corbezzoli, mantiene le particolari "granelle" che forse si potrebbero eliminare soltanto con un setaccio finissimo.

Solitamente io lascio tutte le granelle ed utilizzo, questo prodotto naturale, come regolatore dell'intestino (vietatissimo a chi soffre di diverticolite).


mercoledì 4 dicembre 2013

Case che nascono dal nulla...

Facile abusivismo edilizio?

Sì è veramente facile, creare, dal nulla, graziose costruzioni. Certe volte sono talmente realistiche, che ti sembra di poter aprire la piccola porta, per entrare in casa... Guardando, immagini che dietro alla tendina della finestra, ci sia Zia Marta, che prepara uno dei suoi pranzetti... 
E' così che talvolta mi diletto. Sono talmente abituata ad usare le mani e la testa, in qualche modo, che anche i miei pochi passatempo, diventano impegnativi lavori. L'impegno non è tanto "di concetto" quanto di coordinamento e di abilità manuale. Si tratta pur sempre di portare a termine una"costruzione" e voglio ben vedere che questi miei "progetti"non siano impegnativi, visto il dettaglio, talvolta maniacale... Mentre il lavoro procede, mi rendo conto di applicare e mettere in gioco le mie competenze artistiche ed architettoniche, intanto "spreco" i miei talenti, facendo passare la serata. Ma basta, con questi discorsi alla ricerca di una motivazione: costruendo mille casette, mi limito a giocare!


martedì 3 dicembre 2013

Se le arance sono amare?

Prepariamo le "Scorzette"

Avete mai provato a candire le scorzette d'arancia? Forse pensate che sia difficile e complesso... invece è semplicissimo, ci sono riuscita anche io! La cosa davvero importante consiste nel recuperare arance non trattate, siano esse dolci o amare... Purtroppo io dispongo soltanto di arance amare perché, negli anni scorsi, non ho voluto togliere gli agrumi che erano gelati per il troppo freddo. Risultato? Le piante hanno "ributtato sul selvatico" ed ora producono frutti bellissimi e immangiabili.
Rassegnata a questo triste destino, ho passato in rassegna tutte le diverse modalità per farne ugualmente "qualche cosa" ed ecco le mie "sperimentazioni" con scorzette di arancia amara.


lunedì 2 dicembre 2013

Biscotti dell'Avvento

 Buoni e fatti in casa...


La tradizione dei "biscotti dell'avvento" forse non è del tutto nostrana, ma ho voluto comunque rinnovarla, poteva essere un'ottima occasione per interessare i bambini ad argomenti "domestici" e comunque educativi... Usare le mani per impastare e vedere subito concretizzato il risultato del loro lavoro, li ha davvero entusiasmati. Ogni giorno ne mangeranno uno,  per scandire questo tempo che ci avvicina sempre più al Natale. Se ne potranno poi produrre altri, da sistemare appesi all'albero, per condividerli nel giorno Santo con i propri familiari.

La ricetta che abbiamo scelto è semplice, con poco burro, infatti la consistenza dei biscotti dovrà essere "a prova di bambino" Prima di essere "mangiati" i nostri bei biscotti, saranno confezionati con nastrini colorati e appesi, dapprima per il calendario, ma poi: per il grande giorno. Mentre il forno si scalda andiamo a lavorare, tutti devono fare la loro parte e quando si è in tanti, a lavorare, quello che si riesce a fare è, principalmente, una grande, anzi una gigantesca, confusione ...
 

domenica 1 dicembre 2013

L'orto di Dicembre

Sembra strano, ma resiste...


Siamo in Avvento e grazie al turbinio di questa notte, il sole ci benedice ancora. Nonostante il freddo, che ormai è arrivato, nelle zone riparate, l'orto continua ad essere produttivo. Ci sono colture che persistono, fra le avversità del clima, sfidando, con la brezza di mare, le prime gelate. Sono sufficienti poche ore di sole diretto, durante la giornata e crescono cavoli e finocchi, si temprano i cardi e si arrossano le cicorie, nonostante, a ridosso del muro, rimangano gli ultimi pomodori.
Basta girare lo sguardo e lo scenario cambia: vegetano bene le patate novelle, quelle da "cavare" per Natale. Le tradizioni orticole della zona, per le prossime festività di Dicembre, sono proprio queste: cardi gobbetti e patatini novelli; due contorni che non mancheranno certamente ai pranzi di Natale e Capodanno. 


sabato 30 novembre 2013

Uova sode ripiene

Una ricetta fuori moda... 

Un tempo, quando si andava a cena, nei tipici ristorantini dell'entroterra ligure, oltre ai funghetti sott'olio, con gli antipasti, non mancavano mai le "uova ripiene" e una o due fette di salame. Ricordo che, da fidanzati, con quello che divenne poi mio marito, andavamo in un posto semplice e alla buona che proponeva, già allora, piattini assortiti e colorati di tipicità locali ed aveva prezzi molto bassi. Noi lo chiamavamo "il Fauno" perché aveva uno sguardo furbetto ed intrigante ed una barba un po' rada e appuntita. Il Fauno, nonostante qualche chilo di troppo, era un uomo agile e piuttosto giovane; la sua mansione era quella di servire in tavola, mentre in cucina lavorava soltanto la sua compagna, una donna del posto, timida e grossolana, sicuramente più anziana di lui, che lo trattava da figlio.

venerdì 29 novembre 2013

Equilibristi del giardino

Uno spettacolo mattutino

 

Ecco che questa mattina è arrivata una compagnia di equilibristi
si muovono in gruppo nell'aria e reclamano attenzione.




giovedì 28 novembre 2013

Olive: scade la quarantena?

Si passa in salamoia...


Sì, sono ormai quaranta giorni che le mie olive passano da un secchio all'altro. Mi sono proprio stancata di cambiare l'acqua, tanto è vero che nei giorni di pioggia, ho messo fuori il secchio e l'acqua si è cambiata da sola... Come avevo già spiegato, per eliminare il sapore amaro delle olive si deve fare questo trattamento, credo che nei 40 giorni fatidici, si concluda una sorta di fermentazione lattica... Almeno questa nozione un po' tecnica mi è stata fornita così, come ve la racconto, ma dovrebbe essere esatto.
Comunque sia il procedimento chimico, adesso preparo la mia salamoia, con la "formula" che si tramanda in famiglia da generazioni, con ottimi risultati...


mercoledì 27 novembre 2013

Dopo tanta pioggia...

Giornate di sole

La settimana scorsa l'acqua filtrava dal tetto, e traboccava dalle grondaie, mentre tutto intorno imperversava il temporale. Scrosciar di pioggia, lampi e tuoni... Non è stato piacevole star qui da sola, ma sapevo che prima o poi sarebbe tornato il bel tempo.
Comunque ormai è passato, ieri c'è stato il sole tutto il giorno, faceva quasi caldo, nuovamente un po' di tepore sulla terra ancora intrisa di acqua troppo pesante. 
A sera il tramonto era terso e senza nubi. Le sagome nere dei pini si stagliavano nette, sopra all'immagine bella del sole che spariva, lasciando posto alla sera.


lunedì 25 novembre 2013

C'è cavolo e cavolo...

Cavolo a merenda

Se non proprio a merenda, magari con l'aperitivo, o per una serata fra amici. Magari cucinato in un modo speciale, un po' più ricercato del solito. E poi, diciamolo, c'è cavolo e cavolo... quello che vi propongo oggi è il broccolo, quindi il principe dei cavoli, quello dal sapore più raffinato. Inoltre, ho scelto di comperare il broccolo romanesco, perchè lo trovo talmente bello da sembrare una scultura, articolata e decorativa. Ammirando la perfezione che la natura ha raggiunto in questo broccolo, non possiamo che rimanerne affascinati. Valeva la pena quindi di proporre la ricetta giusta per una "cosetta" niente male, forse degna di figurare sulla tavola di un ristorantino alla moda...
 

Tegamino sostanzioso

Due patate e un uovo...


Solitamente per la cena preparo una minestra di legumi ed ortaggi, non che sia un piatto leggero, ma completa la nostra dieta con un buon apporto proteico, visto che di carne ne consumiamo poca.
Questa sera mi sono attardata a fare altro ed ora devo correre per rispettare l'orario canonico al quale solitamente ci si attiene.
Non ho fatto la spesa e ancora una volta si deve improvvisare. Ok, decisioni prese in corsa. Questa sera la cena è risolta, basta un uovo al tegamino, sì ma che tegamino! Patate, cipolla e gorgonzola, fanno da letto all'uovo, nostro protagonista ancora una volta.



domenica 24 novembre 2013

Con le mie civette

Non rompo più le scatole.

Ci pensate mai a tutti gli imballaggi che acquistiamo, a caro prezzo? Io soffro per questo. Comunque sia, la confezione incide sul costo, tanto varrebbe scegliere prodotti sfusi, ma non sempre è possibile, per tutta una serie di motivi che non siamo qui per giudicare...
Ricordo ancora quando molti dei prodotti che oggi troviamo a pacchi da chilo o mezzo chilo, si acquistavano sfusi ed entrando nei negozi di alimentari ci si trovava circondati da voluminosi sacchi con varie farine, polente, granaglie e legumi. Per non parlare del caffè, tostato oppure crudo, di varie provenienze... L'attenzione all'igiene era un'opzione veramente facoltativa.
Ovvio che in tal senso sono stati fatti passi da giganti, ma è un dato di fatto che ci carichiamo di confezioni che, nel momento stesso in cui spacchettiamo il prodotto che contengono, diventano rifiuti, riciclabili, indubbiamente, ma comunque spesso sprecati.


sabato 23 novembre 2013

Aroma di mirto...

Profumo di Sardegna.

Solo la scorsa settimana notavo che, le piante di mirto, oltre ad essere cariche di bacche nere, portavano nuovi e bellissimi fiori. Sfiorando le piante, come sempre, associavo l'aromatico profumo del mirto, al mio giovanile soggiorno in Sardegna. A pochi giorni di distanza l'attenzione generale converge proprio su quelle zone sfortunate, devastate da un inatteso e anomalo ciclone, alle sue conseguenze drammatiche, alle vite spezzate... 

Si affollano nella mia mente controversi ricordi, legati alla Sardegna, di quando, appena conclusi gli studi, mi avventurai, in nave, cercando "cambiamento" e già quel fatto costituiva, nella mia famiglia, una grande novità. Pareva ci fossero maggiori possibilità per l'insegnamento, piuttosto che da noi, dove la concorrenza in graduatoria, per giovani insegnanti, era già allora "demoralizzante". Non sono rimasta molto, prima di ammalarmi ed essere rispedita al mittente, ma quel tempo mi è bastato per capire cose che sino ad allora non immaginavo nemmeno. Indipendentemente dal mio scarso vissuto "isolano" parecchie cose mi sono rimaste nel cuore, intrecciate all'amicizia, che ho mantenuto negli anni, con parecchie delle persone venute poi in Liguria (dimostrando maggior senso pratico, rispetto al mio andare al contrario). Profumo e sapore di mirto, alimentano ancora i miei tanti ricordi, che oggi, vedendo lo strazio di quella terra, si fanno struggenti.


venerdì 22 novembre 2013

Basta solo qualche mela


E' rimasta un po' di sfoglia...

Proprio perchè impasto e tiro sfoglia, un giorno sì e l'altro anche, mi ritrovo spesso con sfridi e ritagli da impegnare. Quando non ho proprio tempo li stendo e dopo averli posti in una teglia antiaderente, li cospargo con poco olio, aggiungo un po' di sale, per poi cuocere senza varianti.
Se ho quello che mi serve, oltre ad una ventina di minuti da impegnare, preparo dei salatini, che vanno sempre bene e qui, da Zia Marta, trovano estimatori dotati... Ma se voglio fare qualche cosa per me, basta che ci siano due mele in casa e con l'aggiunta di poco altro preparo uno strudel, semplice e leggero, che riesce ad appagare la mia necessità di dolcezza senza troppi danni. L'importante è non usare burro, o almeno limitarsi... Nella consapevolezza, di non produrre nulla di tipico, vado così a sfornare, nel giro di mezz'ora, un profumato e croccante rotolo di pura delizia.

giovedì 21 novembre 2013

Giochiamo con gli stecchi

Varianti sul tema

Da ragazza mi era capitato di assaggiare gli stecchi, ricetta originale, con funghi e animelle... Allora il sapore non mi aveva entusiasmato, ma l'insieme della ricetta mi intrigava e ho provato a riprodurla con ingredienti diversi, più affini al mio gusto. Negli anni ho provato diversi accostamenti e devo dire che trovo piacevole il risultato soltanto quando i sapori non sono particolarmente forti. Dal momento che la formula si presta molto ad essere personalizzata, mi diverto ogni tanto a sperimentare nuovi accostamenti sullo "stecco". Cerco sempre di alternare ortaggi, salumi  e formaggi, per racchiudere in un'unica sfoglia sapori e consistenze diverse che, sorprendentemente, si riescono comunque a distinguere, le une dalle altre, con un semplice assaggio. Per "giocare" con gli stecchi, l'unica cosa da evitare è la fretta, per la preparazione servono pazienza e tempo, però, con un po' di esperienza, si trovano strategie per velocizzare le operazioni, ottenendo risultati sorprendenti.

mercoledì 20 novembre 2013

Verza o Cappuccio, cavolo è

Il mio "San Cròu"

Nel mio strano dialetto lo chiamiamo così, forse aggiustando il termine tedesco "saurkraut" o "sauerkraut" che corrisponde ai cavoli acidi fermentati. 
A questo proposito, da bambina, mi ero fatta tutta una serie di congetture su questa ricetta, che ogni tanto compariva sulla nostra tavola, ma forse è meglio che non vi stia a raccontare che, per farmi mangiare, la mia  mamma era obbligata a raccontarmi delle storie... A quello strano sapore, forte per me, corrispondeva questo racconto: << Durante la guerra, c'era un "presidio tedesco" dove cucinava una cuoca italiana, Marietta, alla quale i soldati chiedevano di preparare anche ricette del loro paese, dettagliando e spiegando come realizzarle.>> Verità o fantasia, chi mal capisce peggio ripete, il nome di quel piatto in Italia è diventato San Crau, con la netta divisione tra le due parole, forse per dare un barlume di "santità" all'insieme del tutto profano. Tradotto nel nostro dialetto il Santo è diventato "Cròu" anche perchè è simile a "cou" nome ligure del cavolo. Scusandomi per la divagazione, riprendo la ricetta, solitamente si preferisce usare la verza, nonostante in Alto Adige, per la fermentazione, sia trattato il cavolo cappuccio.

martedì 19 novembre 2013

Profumata con varie identità

Come fare il "Limonetto"


Sì, oggi vi svelo la mia ricetta per fare il "Limonetto" che non ha niente a che vedere con il limone (sia ben chiaro). Serve una pianta che in liguria si trova quasi in ogni giardino e si compra facilmente nei piccoli vivai e alle bancarelle dei mercati settimanali, quelli che in ogni città e paese si fanno in un preciso giorno della settimana, sempre quello. Nel mio paese è al Venerdì, nel paese vicino al Sabato, in città al Lunedì e via discorrendo. Dicevamo che in ogni orto o giardino della costa si trova questa pianta fantomatica... Le mie zie, nel dialetto locale, la chiamavano "Limunettu" a Genova viene detta elegantemente "Erba Luisa" e subito oltre confine diventa "Verveine" ho sentito anche chiamarla Limoncina e Limonetta... Non sono stata in grado di classificarla, per trovarne il nome botanico (che non è Verbena, ne' Limonium). Per questo rimane per me argomento aperto di studio.
Comunque la si voglia chiamare è speciale per confezionare un liquore leggero e profumato, di antica fattura e tradizione. Cercate la pianta e provate a fare il liquore.



lunedì 18 novembre 2013

Parmigiana in tegamino

Diversamente "zucca"

Ho provato una nuova ricetta, come al solito non si tratta di un piatto raffinato, non sarebbe consono alla mia cucina di campagna. Se vogliamo proprio dirla tutta, gli ingredienti sono un po' sempre quelli... Comunque, almeno la presentazione, è rinnovata totalmente, rispetto a quanto ho sino ad oggi proposto a proposito di "zucca"...
La qualità è quella che si coltiva qui da Zia Marta, ovvero la zucca trombetta, in versione invernale. La polpa di questa qualità di zucca è particolarmente compatta, specialmente nella parte cilindrica allungata, mentre la testa è quasi cava, un po' fibrosa e contiene i semi.


domenica 17 novembre 2013

Un posto nel cuore

Ricordi d'infanzia

Cosio, la via di casa.
Sono certa di non essere l'unica persona che ha lasciato nel suo cuore uno spazio dedicato ad un luogo speciale. Spesso, rifrequentando gli stessi luoghi, magari collegati all'infanzia, riusciamo quasi a provare le stesse sensazioni di allora e tutto intorno diventa sfumato e piacevole. Personalmente ho la fortuna di poter ricordare tempi e sensazioni felici proprio andando in un paese magico e "stregato" dove, quasi per caso, abbiamo ancora una piccola casa. Tutto cambia ed anche quella casa, è diversa da come ancora la ricordo, è stata ristrutturata, ma le finestre, la situazione e le strade, sono sempre "quelle".
Ogni anno, per un periodo di villeggiatura in montagna, venivo affidata ad una nonna (che poi non lo era veramente, essendo la seconda moglie di mio nonno). La cosa importante è che, con la mia "Nonna Pina" io ci stavo sempre molto bene. Mi portava in un paese piccolissimo, dove lei stessa aveva trascorso parte della sua vita. Mi raccontava un sacco di frottole su quel paese, legate alla presenza delle "masche" altrimenti dette "streghe" e ovviamente, tutto questo alimentava la mia fantasia e rendeva avventuroso un soggiorno che di "avventura" non ne prevedeva proprio. Tutto era regolare e cadenzato, io mi sentivo accudita e al centro dell'attenzione di una sequela di anziani parenti di quella donna apparentemente schiva. 

sabato 16 novembre 2013

Verso l'autosufficienza

Scelte sostanziali

 Capita spesso di ragionare sulle scelte di altri; spesso si giudicano "scomode" senza aver capito la dinamica delle cose, particolarmente quando si tratta di uno stile di vita tanto diverso dal nostro. Decidere di vivere in campagna, per intrapprendere un cammino di autosufficienza alimentare, può sembrare una scelta stravagante e contorta... Non serve lasciare la città o decidere a priori di andare contro corrente, c'è un seme dentro di noi che talvolta germoglia. Non sempre e non per tutti.
Il fatto stesso di produrre qualche cosa, piuttosto che comperarla già pronta, è un sintomo chiaro che, quel particolare seme, può trovare in noi terreno fertile. 

venerdì 15 novembre 2013

Zucca "in sfoglia"

I ravioli di Jùanò
(Rajeu du Jùanò')

Non sempre forchetta e coltello sono necessari, ci sono occasioni in cui le posate creano problemi ed imbarazzo, in particolare se vengono serviti a buffé "prodotti scomodi" gocciolanti o troppo ingombranti da consumare "vagando" con il piattino in mano. In tali occasioni nemmeno le tartine sono rassicuranti, non si riescono a pinzare con la forchetta e sporcano le dita, come certa pizza... meglio i salatini, anche se talvolta riservano sgradite sorprese, nascondendo all'interno disgustosi sapori.

Per queste occasioni ho messo a punto alcune soluzioni di successo, che non mi tradiscono mai. Oggi ne prepariamo una speciale che mi ricorda la nonna Pina e suo nipote, detto Jùanò, a lui sono dedicati questi miei "ravioli" cotti al forno, ottimi come antipasto, indicati per pranzi in piedi e spuntini, il loro segreto? Sono ripieni di zucca...

giovedì 14 novembre 2013

Rustici, tenaci, disponibili...

Dal surgelatore al forno

Parlando di gnocchi si apre un universo, più o meno ricercato, di sapori e sfumature.
Evitando di entrare in competizione con i teorici della gastronomia canonica, buttiamoci decisamente sul rustico, particolarmente adesso che si avvicina il periodo freddo dell'anno. Bastano patate, un po' di farina e poche uova per preparare "gnocchi rustici" da consumare subito oppure da surgelare ed utilizzare quando serve un piatto "quasi pronto" talmente insolito da non poter essere paragonato ad altro. Si deve anticipare che, più farina metteremo e più tenaci risulteranno i nostri gnocchi; le uova, che io uso sempre complete di tuorlo ed albume, accrescono la loro consistenza



martedì 12 novembre 2013

Dolce amaro di novembre

Il pane dei morti...

La mia famiglia aveva una pasticceria e praticamente ho vissuto sino a 20 anni quella realtà, dietro ad un banco, vendendo dolci di ogni qualità; passavo in negozio soltanto le ore che, normalmente, avrei trascorso "a casa" particolarmente nei giorni festivi, quando ero libera dagli studi.

Come nell'orto, anche in pasticceria, la produzione cambia con le stagioni. Se la Primavera colorava scaffali e vetrine con "Pesce d'Aprile" ed "Uova di Pasqua" in estate la freschezza della frutta contagiava gelati e sorbetti. L'autunno, invece, oltre ai colori pastello dei frutti canditi, portava i toni smorti delle castagne glassate e riempivamo la vetrina con "Pandolce Genovese" e "Pane dei Morti" di svariate pezzature.
Credo che il nome, evocativo, dipenda dal fatto che veniva preparato in occasione delle feste di "Santi e Morti" per poi andare avanti sino a Dicembre,  lasciando il posto a Panettone e Pandoro, con la costante del "Pandolce Genovese"

lunedì 11 novembre 2013

Pane dei Templari

Una versione "dolce"

Dolce pane dei Templari
Il mese scorso, parlando dell'alloro, ho raccontato del "Pane dei Templari" e mi sono dilungata spiegando la ricetta (ecco il precedente post).
Con lo stesso spirito, se vogliamo dirlo "di riciclo" ho provato a confezionare una versione "dolce" da proporre domenica al pranzo di Zia Marta. I commenti sono stati molteplici e un po' discordanti tra loro. Alla fine abbiamo tolto di mezzo il piatto, per impedire ad alcuni di finirlo facendo indigestione; pare ci siano persone dipendenti dal sapore dell'alloro, infatti, quando lo percepiscono, finiscono sempre per abbuffarsi, eppure non mi risulta che dia assuefazione.

domenica 10 novembre 2013

Tradizione e dedizione

Come sono le castagne?

Il calderone
Mi sono ritrovata a considerare, in varie occasioni, quanta parte ha la dedizione delle persone nel tramandare usanze antiche e semplici capaci di creare ancora emozione. Ci sono occasioni per tutti, utili per imparare cose e farsi "contagiare" vengono talvolta pubblicizzate con manifesti grossolani, di colori allucinanti ed eccessivi, che ammiccano dagli spazi appositi e strutturati di città e periferie.
Tutto questo accade particolarmente in questo periodo autunnale, mentre le   castagne cadono e la fanno da padrone.



sabato 9 novembre 2013

Safari tra i fiori





Oggi ho trovato diverse 

elegantissime ospiti nel mio giardino

 e così di fiore in fiore le ho seguite

 nella loro fluttuante danza.

 




Quel premio per noi...

Sorpresa gradita

Fra voi che ci seguite, si nascondono personaggi generosi che, senza conoscerci, apprezzano il nostro impegno, solo per quello che vedono e leggono, immaginando, forse, cose diverse dalla realtà.

Comunque sia, abbiamo ricevuto da Valentina un premio molto gradito, che non ci saremmo mai aspettate.
Siamo molto felici del fatto che, talvolta, l'impegno venga premiato e vi assicuro che di impegno ce ne mettiamo tanto, sia per fare un post al giorno condividendo argomenti diversi, che per corredare i nostri scritti con foto almeno "decenti" 
Talvolta, fra le righe di una ricetta, o tra i colori di un'immagine, traspare qualche riflessione, lasciate fare, è un modo per essere meno soli a camminare sul sentiero, talvolta tortuoso, della vita.
  
Questo è il blog di Valentina http://www.democratikcooking.blogspot.it/ , visitatelo!

Funghi freschi d'occasione

Il ritorno dei "Galletti"


Nel giardino di Zia Marta, sono nati altri funghi in abbondanza.  Questa volta prepariamo insieme una torta salata con besciamella. Raffinata e particolare questa torta riuscirà a figurare bene sia su di una tavola rustica, sia come portata iniziale per un pranzo ricercato. I funghi da usare non necessariamente devono essere i "Galletti" nati da noi che adesso propongo, la buona riuscita della ricetta è garantita, pur che si tratti di funghi freschi commestibili.

Chi vuole approfondire sui "Galletti" può vedere quanto ho raccontato in un post precedente, dove si trovano altre ricette con i Galletti e indicazioni per il loro riconoscimento.

Per differenziare la solita sfoglia impastata con olio, questa volta abbiamo sciolto ed impastato burro e acqua tiepida, con farina di grano tenero doppio 0 e dopo aver realizzato una pasta omogenea, lasciamo riposare almeno una mezz'ora (in frigorifero, se la temperatura dell'ambiente fosse molto calda).

venerdì 8 novembre 2013

Grappoli fuorilegge

Piccoli filari esclusi...

L'uva americana, detta uva fragola per il suo particolare sapore, è per noi liguri: "uga merella" e ci è particolarmente cara per tanti motivi. Fu importata dall'America all'inizio dell'ottocento, pare, per combattere l'attacco della filossera che danneggiava inesorabilmente i preziosi vigneti europei. Per le nostre leggi di tutela non può essere utilizzata nella vinificazione, tanto è vero che il raro "fragolino" lecitamente prodotto e commercializzato, è il risultato della vinificazione di altre uve (Vitis Vinifera) addizzionate con aroma di fragola...


giovedì 7 novembre 2013

Tutto in piazza

Che bello il "mercatino"


Finalmente vanno di moda anche in Italia, quei deliziosi mercatini, che una trentina di anni or sono si "gustavano" solo passando oltre la frontiera. Ci siamo finalmente emancipati dall'insana smania di spazzare via tutto, per dare spazio alle cucine all'americana, quelle di formica lucida.
Adesso possiamo riscoprire anche noi le vecchie e belle cose, rimaste ammucchiate in scantinati e soffitte. A molti piacciono ancora, perchè le ricordano, altri invece le scoprono per la prima volta.
Ricche di patina vecchiotta ci lasciano ancora sognare e sono rassicuranti. Sì perché oggi, le pesanti conche e gli ingombranti bauli, non sono più oggetti d'uso comune, vengono classificati come "complementi d'arredo".
Anche se, ai minimalisti, l'argomento non interessa, i mercatini dell'antiquariato, o meglio "delle pulci" si riempiono ogni volta di colorati e nostalgici personaggi, alla ricerca di pezzi evocativi o da collezione. Ebbene, anche io li frequento, nella duplice veste di venditore ed acquirente.

mercoledì 6 novembre 2013

Colazione del mattino

Piuttosto che scendere...

In Liguria la prima colazione del mattino prevede la focaccia. Tutti la comprano in quantità considerevoli, nelle profumatissime panetterie, oppure la consumano frazionata in piccoli pezzi un po' lunghi, nei vari bar, liscia o farcita, preferendola a tutte le altre varie proposte. La focaccia "buona"deve corrispondere a determinati canoni, condivisi dai più, ovvero deve essere piuttosto sottile, fragrante, salata quanto basta e piuttosto "unta". L'olio della focaccia si addensa particolarmente nelle tipiche "fossette" che rimangono a seguito delle schiacciature, procurate dal fornaio, sulla pasta lievitata.
Un ligure doc, che ama la focaccia, ha sicuramente classificato le panetterie della sua città o del suo paese e riesce a trovare sempre chi produce il prodotto più affine al suo personale ideale. Io sono una di quelle che teorizzano molto, però ci sono giorni in cui, piuttosto che scendere in paese, a fare incontri ed entrare in contatto diretto con la civiltà, preferisco organizzarmi con quello che c'è. Proprio per questo cerco sempre di avere in casa della farina e un po' di lievito (quello liofilizzato funziona benissimo).

martedì 5 novembre 2013

Stagione del cavolo...

Cavolo in cucina.

Ci sono diversi "modi di dire" che fanno riferimento al cavolo, non saprei dire perché: Cavoli a merenda, non c'entra un cavolo, cavoli tuoi... e sicuramente altri. Tornando a noi, con questo titolo "Stagione del cavolo"... Non si può certo dire che la stagione non sia strana, continua a fare caldo, eppure siamo in Novembre. Tutti ormai hanno necessità di cambiamento, mentre segretamente si compiacciono, per il risparmio consistente sul combustibile da riscaldamento. Il cambiamento ci vorrebbe, sicuramente non solo nell'abbigliamento o nell'alimentazione, ma non potendo intervenire in altri ambiti, limitiamoci a cambiare il profumo in cucina. Certo è azzardato dire che, quello del cavolo, sia un "profumo" ma il suo sapore è talmente speciale, che vale la pena di cambiare aria più spesso, pur di cucinarlo. Se il cavolfiore ed il broccolo, sono buonissimi "in purezza" bolliti e semplicemente conditi con olio extravergine, per la verza, vale la pena di proporre varianti più elaborate. La ricetta di oggi è dedicata ai "fagottini di verza"

La Zucca per le feste

Tortelli di zucca a modo mio


Per i giorni festivi si cercano sempre ricette speciali; solitamente si dedica maggior tempo a preparare il pranzo, si tende a privilegiare piatti ricercati e raffinati, magari con ingredienti un po' più costosi, intanto è festa! Abbiamo quel che serve a fare un'ottima figura, però è un primo piatto economico e non ci vuole nemmeno tanto tempo a prepararlo, basta un po' di manualità e l'abitudine ad impastare velocemente, senza preoccupazioni... L'ingrediete principale sarà la zucca e servirà per preparare dei tortelli salati, buonissimi (Tranquilli, non sono quelli tipici di Cremona con gli amaretti dolci, questi sono tutt'altro) Provateli, sono certa che mi farete i complimenti!