Zia Marta inverno

Zia Marta inverno

mercoledì 4 dicembre 2013

Case che nascono dal nulla...

Facile abusivismo edilizio?

Sì è veramente facile, creare, dal nulla, graziose costruzioni. Certe volte sono talmente realistiche, che ti sembra di poter aprire la piccola porta, per entrare in casa... Guardando, immagini che dietro alla tendina della finestra, ci sia Zia Marta, che prepara uno dei suoi pranzetti... 
E' così che talvolta mi diletto. Sono talmente abituata ad usare le mani e la testa, in qualche modo, che anche i miei pochi passatempo, diventano impegnativi lavori. L'impegno non è tanto "di concetto" quanto di coordinamento e di abilità manuale. Si tratta pur sempre di portare a termine una"costruzione" e voglio ben vedere che questi miei "progetti"non siano impegnativi, visto il dettaglio, talvolta maniacale... Mentre il lavoro procede, mi rendo conto di applicare e mettere in gioco le mie competenze artistiche ed architettoniche, intanto "spreco" i miei talenti, facendo passare la serata. Ma basta, con questi discorsi alla ricerca di una motivazione: costruendo mille casette, mi limito a giocare!



Magari, uno, intanto, sogna di viverci davvero dentro ad una bella casetta: piena di storia, ma ben ristrutturata. Immagina il suo tetto: con pannelli solari o fotovoltaici, che non sono costati nulla e funzionano alla perfezione. Le colorate persiane, chiuse o aperte che siano sono perfette, senza spifferi, non sbattono mai nel vento e non scoloriscono, preservate, come sono, da uno strato considerevole di colla vinilica e venice protettiva... 

Che dire poi dei magici rustici montani, con le ante in legno massiccio alle finestre e i robusti portoncini a prova di tempesta! Sono costruzioni complete e funzionali, si possono immaginare sistemati in una radura vicino ad un bosco magico, dove spesso si animano fiabe e favole per farci ritornare bambini.
Materiali da costruzione sono principalmente gli imballaggi di ridotte dimensioni, non saprei dove contenere opere più grandi, perchè anche quello dello spazio, può costituire un problema. Le rifiniture ed i dettagli provengono da vecchie riviste, più o meno interessanti e costose, che ormai hanno fatto il loro tempo e finiribbero, nella migliore delle ipotesi, nella compostiera o peggio, direttamente nella stufa.
Così si vanno a definire tetti e facciate, più o meno ricercati. Sorgono singoli edifici e poi interi villaggi. Si animano le finestre e sbocciano i fiori.  
Ho insegnato anche a numerosi bambini e ragazzi che in base alle loro competenze e possibilità, hanno creato ed interpretato, lasciando sfogo alla fantasia, riproducendo case conosciute o viste nei sogni e per questo, completamente fantastiche, con fiori ed uccelli colorati.
Per un bambino costruire una casetta è impegnativo, si ritrova a lavorare di fino, a considerare dimensioni e particorai sconosciuti, insieme approfondiamo, facciamo ricerche, tagliamo e incolliamo. Tutti insieme, in classe, ci trasformiamo in un tim di creativi "veri" che costruiscono scenari "finti" componendo villaggi, con chiese e castelli, completi di torri e stendardi. Si asfaltano strade, sorgono laghetti, popolati da pesciolini e "balene" la luna si riflette nei vetri di una finestra e ogni bambino è soddisfatto e felice, ogni volta che conclude la sua ultima casetta per comporre lo scenario del presepe; pregusta già il momento in cui, quella stessa casetta, potrà essere mostrata a mamma e papà. 

Ne ho costruito davvero tante di casette, alcune, complicate e bellissime. Tante le ho vendute, tante le ho regalate, tante ancora ne andrò a costruire, ovviamente senza licenza edilizia, almeno per queste non serve ancora...


Molte costruzioni "abusive" sono ancora mie "le mie tante case" piene di colore e di calore, con tante finestre, portoncini e tetti rossi. Magari, fosse così facile, dare anche un tetto vero,
a chi non ce l'ha... 
 


1 commento:

  1. Bellissime Marta, quella con i vasi di fiori sembra la mia, sei bravissima e condivido il tuo pensiero, si potesse davvero costruire una casa cosi' per chi non la possiede, un bacio e un abbraccio, Laura.

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